L’aumento dell’uso dell’automazione dell’impianto per raggiungere gli obiettivi di produzione ha creato una “dipendenza” da PLC e sistemi di controllo.

Questi dispositivi ed i loro applicativi sono costosi da sviluppare ma vitali per il funzionamento dell’impianto: in definitiva sono visti dalla maggior parte delle aziende come beni aziendali. È compito della direzione dell’impianto e dell’azienda assicurare che siano in atto misure di sicurezza adeguate per proteggere e gestire queste tecnologie, agevolando la continuità operativa ed il miglioramento continuo.

Questo White Paper esamina origini e tipologie di variazioni e cambiamenti che avvengono nell’ambito dei processi produttivi, fornendo una semplice guida agli approcci necessari per salvaguardare i sistemi di automazione attraverso l’uso efficace di un Change Management System (CMS).

La gestione dei cambiamenti può essere definita come l’insieme completo dei processi impiegati per assicurare che i cambiamenti siano implementati in modo visibile, controllato e ordinato: nel campo dell’automazione degli impianti si concentra sui sistemi di controllo che fanno funzionare le apparecchiature di produzione.

Sistemi e piattaforme di Change Management System (CMS) sono maturate negli ultimi 20 anni in risposta agli sviluppi delle tecnologie relative al “plant floor” e della capacità (e complessità) sempre crescenti dei dispositivi e dei software di controllo: come possiamo dunque monitorare e gestire variazioni e versioning di questo nuovo panorama?

LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO SULL’IMPIANTO

Un sistema di gestione dei cambiamenti nel campo dell’automazione industriale è un sistema centralizzato che gestisce le modifiche alle logiche di PLC, CNC, HMI, sistemi di controllo per PC, robot, azionamenti e programmi di automazione generale.

Anche il più piccolo degli impianti avrà alcune centinaia di applicativi che dovrebbero essere gestiti, mentre i grandi impianti ne avranno diverse migliaia. Nel corso della vita di un impianto l’investimento riguardante lo sviluppo e la manutenzione di queste soluzioni hardware e software da solo rappresenta una spesa significativa che dovrebbe essere preservata e ottimizzata.

Per fare ciò un CMS dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • Un archivio delle revisioni precedenti dei programmi (backup degli applicativi)
  • La capacità di rilevare i cambiamenti (change management control)
  • Strumenti per documentare le modifiche e renderle visibili agli utenti (visualizzazione e gestione dei cambiamenti)
  • Un record storico di chi ha apportato la modifica, quando e da dove è stata effettuata (archivio delle variazioni strutturato)
  • Accesso protetto per utenti e postazioni di lavoro (gestione account e privilegi utente)
  • Procedure per il ripristino da guasti hardware e software (disaster recovery)
  • Funzionalità per il controllo delle operazioni dell’editor mappate sull’autorizzazione dell’utente (gestione autorizzazioni)
  • Notifiche delle modifiche

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