Lo SCADA non è più un pannello a bordo macchina o un’applicazione stand-alone.

Se prima la “corsa” della singola tag era breve e definita, oggi ogni singolo dato generato dal campo entra in un ecosistema molto più ampio: analisi storica e real-time sempre più dettagliata, maggiore attenzione all’efficienza dell’impianto, gestione degli allarmi e delle procedure di ripristino del sistema sempre più spinte…il tutto spesso gestito almeno parzialmente utilizzando le potenzialità del cloud e nuove interfacce legate all’utilizzo dei dispositivi mobili.

Tutte queste attività richiedono un grosso impiego di risorse finanziarie e ore uomo per l’implementazione specialmente se si utilizzano sistemi disomogenei (cosa che in ambiente di fabbrica è all’ordine del giorno).

Quello che succede oggi è che:

  • La macchina genera il dato
  • Lo SCADA (1° brand) lo campiona e lo visualizza
  • Lo STORICO (2° brand) storicizza il dato
  • Un Tool di ANALISI (3° brand) “pesca” dallo storico per Reporting e Analisi
  • Un Tool di ALARM REMOTING (4° brand) gestisce gli allarmi…

 

Una serie di passaggi da una tecnologia all’altra che richiede un grosso sforzo da parte dei System Integrator e che potrebbe portarsi dietro problematiche legate all’incompatibilità di sistemi disomogenei.

Fino a qualche anno fa, quando lo SCADA era ancora un mero visualizzatore del sistema di supervisione, le proposte tecnologiche (in particolare quella di GE Digital) si sono evolute, per dare all’utente finale un sistema integrato ed ai programmatori una piattaforma semplice da implementare in tutti i suoi aspetti.

Già dalla versione di iFix 5.0 l’Historian Essential (la piattaforma di storicizzazione dei dati di processo di General Electric) era inclusa nella proposta SCADA e con un semplice flag si poteva dar via al processo di storicizzazione.

Dall’ultima release della versione 5.9 rilasciata nel 2017 sono inoltre stati inseriti DreamReport, piattaforma di analisi e reportistica storica e in real-time, e WIN911, tool per la remotizzazione e presa in carico degli allarmi con più di 10.000 applicazioni nel Mondo.

In questo modo tutte le funzioni “vitali” dell’impianto possono essere gestite con un’unica piattaforma avanzata, delegando al Cloud tutte le altre funzioni secondarie: un bel vantaggio per l’implementazione di sistemi vecchi e nuovi, no?