In ambito industriale il software non è un semplice strumento di lavoro, ma una vera e propria infrastruttura critica. Sistemi come gli SCADA governano impianti complessi e processi produttivi, spesso connessi a catene globali di fornitura: un loro malfunzionamento può avere ricadute dirette su sicurezza, efficienza e continuità operativa. Tenere il software aggiornato, dunque, non è una scelta accessoria ma una necessità strategica.
Il primo aspetto riguarda la sicurezza: le minacce informatiche si evolvono rapidamente e solo le versioni più recenti dei programmi ricevono patch tempestive in grado di ridurre la superficie d’attacco. Restare ancorati a release obsolete significa esporre gli impianti a vulnerabilità note, sfruttabili con estrema facilità.
Altro tema cruciale è l’efficienza. Gli aggiornamenti non si limitano a correggere bug, ma introducono ottimizzazioni e nuove funzionalità capaci di ridurre tempi di fermo, semplificare la diagnostica e migliorare l’esperienza operativa. In settori dove ogni minuto di fermo impianto si traduce in perdite economiche rilevanti, anche piccoli miglioramenti hanno un impatto tangibile.
Non va trascurato il fronte delle regolamentazioni. Molte normative, soprattutto in ambito energetico e manifatturiero, impongono standard di sicurezza e tracciabilità che solo le versioni aggiornate dei software sono in grado di supportare appieno. Restare indietro significa rischiare sanzioni o addirittura l’impossibilità di certificare il processo produttivo.
Infine, c’è il tema delle obsolescenze: più passa il tempo, più diventa difficile trovare supporto per versioni datate. Questo si traduce in costi occulti, tempi di intervento più lunghi e rischio concreto di fermo impianto in caso di guasto.
In tale contesto, il canone di manutenzione assume un ruolo chiave. Se in passato – soprattutto nei paesi del Sud Europa – veniva visto come una spesa evitabile, oggi è sempre più percepito come un investimento. Nei paesi nordici da tempo esiste una cultura più matura della manutenzione preventiva: non attendere il problema, ma prevenirlo attraverso aggiornamenti regolari e supporto garantito.
Il passaggio alle versioni più recenti di piattaforme SCADA come iFIX di GE Vernova va letto in quest’ottica: non solo come aggiornamento tecnico, ma come scelta strategica di resilienza, competitività e conformità normativa.
Abbiamo quindi pensato di creare un file riassuntivo che metta in evidenza le novità che ci sono state nelle varie versioni di iFIX così da capire in che modo differiscono e perchè è sempre consigliabile aggiornare all’ultima versione.

