Nella primavera del 2021 iFix compie un importante compleanno: 35 anni dalle prime installazioni in Italia.

ServiTecno infatti ha iniziato a metà anni ‘80 la vendita, la distribuzione ed il supporto in Italia della famiglia prodotti software dell’allora Intellution, poi acquisita da General Electric all’inizio di questo millennio.

Tra le prime applicazioni di una certa consistenza, ci è tornata alla mente quella in IBM Italia, negli anni 80-90, leader di mercato nella produzione di grandi computer Mainframe, ma anche nei mini-sistemi utilizzati da aziende di ogni taglia e PMI in Italia. Allora, prima dell’arrivo sul mercato di PC, reti e poi dei server di rete avvenuto poi negli anni ‘90, l’architettura dei sistemi per la gestione aziendale (principalmente contabilità, controllo di magazzino e distinta base) era basata su una “CPU” o “unità centrale” e “terminali stupidi” collegati via doppino, per investimenti sicuramente impegnativi.

Ex Stabilimento IBM a Vimercate

Lo stabilimento IBM a Vimercate (alle porte di Milano) fu costruito nel 1966 al termine della Tangenziale est di Milano. Fu scelto un terreno di 287mila metri quadri, 110mila coperti da palazzine e capannoni per spostare la storica sede milanese IBM di via Tolmezzo divenuta insufficiente.

Negli anni d’oro alla IBM di Vimercate lavoravamo 3500 persone, di cui oltre 1600 in produzione. C’era un grande centro di calcolo, la produzione di CPU e schede elettroniche, ed una “camera bianca” tra le più vaste in Europa ove erano assemblati dischi ed altri componenti speciali destinati ai sistemi IBM best-seller di allora, quali IBM Series/1, S/34-36-38 ed AS/400, alcuni attivi e funzionanti ancora oggi. Il Plant fu poi ceduto quando IBM trasferì la produzione in Irlanda, ad inizio anni 2000.

The Fix 2.0 installato in IBM nel 1986-87

Nel 1986 IBM Italia decide una serie di investimenti per ottimizzare la produzione e nell’estate successiva inizia l’installazione di un progetto di automazione industriale per la gestione delle facilities all’interno dello stabilimento di produzione IBM Italia di Vimercate (MI).

L’istallazione di svariati PLC, sensori e telecamere ha generato un sistema di controllo integrato nella Control Room di tutti gli impianti speciali presenti nello stabilimento, secondo i dettami della piramide CIM (Computer Integrated Manufacturing) sostenuta anche da IBM sul mercato industriale.

In particolare grazie al software The Fix di Intellution (allora alla versione 2.0, con sistema operativo in DOS su PC) veniva controllata la distribuzione energetica dalla sottostazione elettrica da 130KV a 380-220 Volts nelle 7 cabine elettriche distribuite nello stabilimento. Questo stabilimento era molto “energivoro”: oltre 9 MegaWatt di potenza assorbita dalla rete elettrica nazionale, pari a quanto allora consumava una media città con alcune decine di migliaia di abitanti.

Grazie alla già evoluta grafica integrata nel HMI di The Fix (GUI ovvero Graphical User Interface) è stato possibile visualizzare sui monitor a colori dei PC (allora con una risoluzione di soli 640×480 pixels) lo stato degli interruttori elettrici di bassa e media tensione, dei contatori e la gestione degli stessi sia dalla Control Room che dalle cabine elettriche stesse nonché la verifica dei consumi energetici e la rilevazione di eventuali allarmi ed anomalie, consentendo una ottimale gestione dei consumi e mediante una attenta gestione consistenti risparmi in termini di costi di energia.

The Fix era istallato sui primi tipi di Industrial PC a bus prodotti da IBM con montaggio a rack e specifici per gli ambienti industriali. Era stato previsto un Industrial PC con The Fix in ognuna delle 7 cabine elettriche, connesso a PLC/micro Analog Devices ed altri dispositivi specifici per la gestione degli armadi elettrici. Tutte le cabine erano connesse su un anello di rete con tecnologia “Token-Ring”, allora una delle più sicure performanti tecnologie di rete sul mercato, anch’essa promossa da IBM. Tutte le cabine erano attestate e comunicavano con una ulteriore postazione PC con The Fix in una control room costantemente presidiata, ove venivano convogliati dati ed allarmi da tutto il sistema. Si trattava di una delle prime istallazioni the Fix in Italia formata da diversi sistemi connessi tra loro e non a caso fu scelto lo Stabilimento IBM di Vimercate proprio per le avanzate tecnologie produttive presenti per quell’epoca.

“The Fix aveva già notevoli pregi e facilità di programmazione rendendo possibile la creazione di sinottici ben interpretabili dagli addetti, di facile lettura e comandabili intuitivamente dalle console, gli utenti abilitati all’utilizzo di The Fix erano gestiti gerarchicamente in modo che le loro operatività fossero relazionate al loro grado di intervento sugli impianti.” Ricorda Alberto Costa, allora in IBM responsabile ed addetto alla gestione del sistema.

Grazie a questo primo progetto di automazione industriale IBM ha poi conseguito nel 1991 l’appalto per un progetto di controllo integrato (Building Management) delle facilities nell’allora costruendo Centro Direzionale Alitalia alla Magliana a Roma, ove fu proposta ed utilizzata la versione di FIX DMACS per OS/2, che era stata rilasciata proprio allora in configurazione distribuita ed in rete (DMACS stava proprio per Distributed Manufacturing Automation Control Software) per sfruttare al meglio le potenzialità del sistema operativo multitasking OS/2 di IBM a 32 bit, precursore delle versioni 32 e 64 bit per MS Windows.

In conclusione

Da quel 1986 ad oggi sono passati 35 anni, che hanno visto decine di migliaia di installazioni in Italia di The Fix, FIX DMACS, e poi GE Digital iFix: ancora oggi una delle soluzioni software più potenti ed affidabili per tutte le applicazioni ove sia richiesto un HMI/SCADA per applicazioni stand-alone e distribuite in grado di gestire anche importanti volumi di dati ed informazioni necessarie alla gestione ottimale di macchinari ed impianti nell’industria come nelle utility.

E ancora oggi come allora iFix è distribuito e supportato in Italia da ServiTecno.