“Data is the new Oil” è probabilmente l’assunto che meglio di tutti rende i concetti alla base dell’era della digitalizzazione. Ma questi Data – che diventano sempre più Big Data – rischiano di diventare soltanto un oceano di bit senza senso, se non si intraprendono i giusti step necessari a trasformarli in informazioni concretamente fruibili, evitando di incorrere nella cosiddetta “sindrome DRIP” (Data Rich, Information Poor).

Questa regola “aurea”, che il mondo IT conosce da sempre, sta diventando una priorità anche nei reparti produttivi: là dove macchine e impianti generano una quantità incredibile di dati che aspettano solo di essere utilizzati.

 

Il ciclo di vita del dato

Per poter sfruttare i dati occorre in primo luogo rilevarli, poi farli uscire dal perimetro della produzione, raccoglierli e memorizzarli, incrociarli con altri dati rilevanti di origine diversa, analizzarli e infine presentare le informazioni a chi ha il compito di prendere le decisioni.

Oggi la sensorizzazione delle macchine – requisito fondamentale per la raccolta dei dati – è ormai acquisita; la comunicazione dei dati dalla macchina ai sistemi di produzione è garantita dalla diffusione di Ethernet anche nel mondo produttivo; i sistemi SCADA e i gestionali di produzione sono ormai ampiamente in grado di raccogliere e storicizzare tutti questi dati.

 

Excel NON è la soluzione

La partita sembrerebbe vinta, ma si ferma in realtà davanti a un ultimo scoglio: la presentazione dei dati. Questo aspetto, che se fossimo su un campo di calcio corrisponderebbe al momento di ribadire la palla in goal dopo aver costruito una bellissima azione, è stato sempre trascurato. Prova ne sia che il tool maggiormente utilizzato per la reportistica è Excel: un software straordinario che però, con tutto il rispetto, non è nato per essere il “goleador” della digitalizzazione.

Chiunque desideri avere processi più veloci, maggiore qualità, meno scarti e più flessibilità – in una parola essere più competitivo – deve poter accedere in maniera semplice, immediata e intuitiva alle informazioni operative, integrando le informazioni nel proprio processo decisionale. Per farlo occorre utilizzare strumenti pensati per questo scopo, in grado di comprendere i linguaggi delle attrezzature di produzione e quelli del mondo IT, per creare report e dashboard che offrano una visione d’insieme dei processi aziendali, indipendentemente dal settore nel quale le aziende si trovano ad operare.

 

Report completi e personalizzati in tempo reale

Dream Report è la soluzione specificamente pensata per rispondere a tutte queste esigenze e produrre report completi e personalizzati in tempo reale.

Pensato per consentire la creazione di report senza necessità di programmazione, Dream Report offre connettività real-time a Scada, HMI e controllori, si collega ai database relazionali (SQL, Oracle…) ed è in grado di interfacciarsi a tutti gli Historian, anche quelli proprietari, grazie a driver opportunamente definiti.

La sua semplice Dashboard consente di effettuare il monitoraggio e l’analisi delle performance di tutti gli asset creando report dinamici in tempo reale. Che cosa significa report dinamici? Che basterà selezionare un qualsiasi report già creato in passato per ottenere on demand una nuova versione del rapporto con analisi aggiornate. Grazie a questa funzione è anche possibile lavorare “al contrario”, inserendo cioè una data anteriore per ottenere il report relativo a quel periodo di interesse.

Tra gli altri punti di forza di Dream Report figura la semplicità d’uso dell’ambiente di sviluppo: persino chi non ha nozioni di programmazione è in grado, dopo un breve training, di sfruttare tutte le potenzialità di questa soluzione. Dream Report inoltre rende semplici anche operazioni estremamente complesse grazie a un Wizard che consente la creazione automatica di report a partire da complesse query SQL verso database relazionali.

I report generati, compresi grafici, istogrammi e indici di performance, sono accessibili anche da un semplice web browser, con la possibilità di restringere l’accesso ai dati e di creare viste dedicate a diverse categorie di utenti. L’interfaccia web consente ulteriori personalizzazioni del report, grazie alla possibilità di utilizzare filtri dinamici.

Il web portal di Dream Report è stato studiato per adattarsi perfettamente a tablet e telefonini con tutti i sistemi operativi: iOS, Android, Windows Mobile.

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